Psicologia e vacanze: fuga dallo stress.
Le vacanze sono una fuga dallo stress e dalle preoccupazioni quotidiane.
Le vacanze sono un’oasi di benessere in cui ciascuno si dedica a se stesso, immerso in attività ed hobby.
Cominciano molto prima della partenza, cominciano nella nostra mente; quando immaginiamo cosa faremo o quando scegliamo quali posti visiteremo.
Alcuni ricercatori olandesi hanno provato a misurare l’effetto delle vacanze sulla felicità. Lo studio, pubblicato sulla rivista “Applied Research in Quality of Life”, ha dimostrato che i livelli di felicità crescono già nel momento in cui iniziamo a pianificare la vacanza.
L’effetto di anticipazione ci renderebbe felici già otto settimane prima del viaggio.
Generalmente, le vacanze pianificate evitano di trasformarsi in ulteriori fonti di stress dovute a scelte last minute, organizzazioni frenetiche, compromessi su mete e cose da fare.
Le ragioni che spingono a scegliere un tipo di vacanza rispetto ad un’altra possono essere molte. Esigenze pratiche, di carattere economico, di salute o esigenze familiari.
Le vacanze parlano di noi, infatti, la scelta nasconde delle motivazioni profonde e dei bisogni precisi. Non esiste una vacanza che sia perfetta per tutti.
Il genere di vacanza che ognuno sceglie varia in base alla personalità.
La motivazione più profonda che ci guida nella scelta è sempre di carattere psicologico; una decisione caratterizzata da necessità ed esigenze precise che rivelano molto sulla nostra personalità; sul nostro modo di essere e di affrontare la vita.
C’è chi cerca la comodità del posto conosciuto e chi è incapace di ripetere lo stesso viaggio due volte. Chi cerca il totale relax e chi vive il viaggio come un tour de force in cui ogni attimo deve essere sfruttato.
Chi cerca una vacanza tranquilla lo fa perchè ha bisogno di relax e di punti fermi; deve essere un momento di distacco dalla routine quotidiana ma senza correre rischi.
Ogni possibile fonte di stress o rischio deve essere evitata; per questo i più abitudinari sceglieranno di riposarsi sempre nella stessa spiaggia e nello stesso mare.
Chi invece sente il bisogno di visitare sempre posti nuovi vive la vacanza e il viaggio come una possibilità di fuga dalla quotidianità. Il viaggio viene visto come un modo per vivere una sorta di vita parallela che potrebbe nascere dalla curiosità; ma anche da una insoddisfazione generale o dalla voglia di esperienze estreme.
Non esiste una scelta giusta o sbagliata, una migliore o peggiore; ognuno dovrà trovare quale sia la soluzione più adatta per il proprio benessere fisico e mentale. L’importante è trovare il giusto equilibrio.
Una riflessione psicologica sulle vacanze non può però prescindere dal prendere in considerazione l'”assetto mentale” da vacanza.
Il senso di una vacanza, dovrebbe essere quello di focalizzare l’attenzione sulle persone che amiamo, su ciò che ci circonda, su noi stessi; Immergendoci in quello che stiamo facendo, si tratti di una passeggiata sulla spiaggia o di una cena con amici sul terrazzo di casa.
Essere interamente dentro ciò che facciamo evitando la distrazione che ci deriva dal dover controllare compulsivamente se ci è arrivato un sms o email.
In sostanza, chi sa rinunciare la multitasking, cioè al fare troppe cose contemporaneamente.