Stephen Miller, uno dei ricercatori autori dello studio, prevede che in un futuro prossimo, grazie a questa scoperta, sarà possibile formulare degli integratori per contrastare l’insorgenza della demenza senile e dei suoi effetti. Molto può essere fatto però in termini di prevenzione, specie per quei soggetti in cui vi è una predisposizione familiare a sviluppare questa grave patologia. Con un’alimentazione sana che preveda l’abbondante consumo delle verdure che li contengono. Tra questi i cibi salva-memoria più efficaci sono il cavolo verde, le cime di rapa, gli spinaci, la rucola, i piselli, la zucca e le carote.