Le cup sushi: il trend gastronomico dell’anno.
La cucina è come la moda e sono sempre più in crescita nuove tendenze gastronomiche; come questa che vede tra i piatti must il cup sushi. Un connubio tra l’eleganza giapponese e l’esuberanza brasiliana. Il nome fa già comprendere che si tratta di un nuovo modo di servire il sushi, utilizzando una piccola tazzina appena più grande di un pollice, chiamata gui-nomi. In origine utilizzata per bere il sake.
Le sue dimensioni la rendono perfetta per accogliere l’esatta quantità di sushi che può essere gustato in un solo boccone.
Dunque, mini coppette di riso con pesce crudo o in tempura e guarnizioni di vario genere, da mangiare prima con gli occhi (sono oggettivamente bellissime!) e poi in un sol boccone, come si addice a maki e nigiri.
Le radici del cup sushi sono brasiliane, infatti il Paese accoglie la più grande comunità nipponica del mondo che ha dato vita a una fusione gastronomica con una precisa identità. Per suggellare questo connubio, il Nobu di Tokyo ha lanciato, all’inizio del 2018, una proposta che racchiudesse il meglio delle due cucine, ed è nato così il cup sushi.
Il sushi brasiliano è uno dei piatti simbolo dell’incontro e della contaminazione tra due culture, quella giapponese e quella brasiliana, e si discosta da quello giapponese non soltanto per il gusto ma anche per l’estetica.
Le cup sushi sono decorate con fiori e pezzi di frutta tropicale e verdure, non prevedono la presenza del wasabi e sono accompagnate da una caipirinha o da un sake caldo. Per quanto concerne gli ingredienti sono pressoché infiniti, perché attingono sia alla tradizione giapponese che a quella brasiliana; quindi si utilizzano maggiori varietà di pesce e crostacei ma anche di carne, a volte accostata al pesce.
Nelle cup sushi si trova la ricciola; il tonno; il salmone; i gamberi; gli a scampi o l’anguilla; insieme a frutti esotici; funghi o tartufo.
Per mangiare il cup sushi non si usano le bacchette, l’etichetta infatti prevede un’apposita forchettina. E, per quanto riguarda la salsa di soia, deve essere usata con moderazione e va versata solo sopra il topping di pesce.
Ad importare questa novità in Italia è il proprietario del ristorante Berimbau di Milano; locale che coniuga i sapori tropicali del Brasile con quelli etno-chic del Giappone. «Ho iniziato a pensare a delle mini-porzioni che potessero andar bene ad un pubblico femminile, che più spesso si lamenta di non riuscire a finire un piatto. Ci volevano delle porzioni più piccole. E quella delle ‘cup sushi’ è stata la soluzione ideale»; spiega Mario Chen titolare del ristorante di via Marghera che mixa cucina nipponica e brasiliana. «La cosa che piace è che la ‘cup’ si mangia in un solo boccone, con il cucchiaio o la forchetta. E, che si possono fare abbinamenti a piacere».
Sono oltre 30 le ricette proposte, a rotazione stagionale. Per i clienti che vogliono invece che vogliono comporre il proprio abbinamento, c’è l’opzione “build your own cup”: basta scegliere prima la base di riso e poi il topping.