Asina, cavalla e cammella. Il buono del latte.
Un’elevata percentuale della popolazione è intollerante al lattosio. Come fare per non rinunciare a questo alimento, così prezioso in particolare per lo sviluppo dei più piccoli?
Un’ottima alternativa è il latte d’asina. Recenti studi hanno, infatti, confermato che il latte d’asina ha un ruolo fondamentale nei processi di osteogenesi; nella terapia dell’arteriosclerosi; nel recupero degli infartuati cardiaci; nei casi di senescenza precoce e nelle diete ipocolesterolemiche.
Il latte d’asina inoltre contiene meno grassi, in particolare i trigliceridi, nemici della salute del cuore. Ed è più nutriente di quello vaccino e, grazie al suo contenuto di omega 3 e di acidi grassi, riduce il colesterolo e potrebbe servire addirittura per perdere peso.
Rispetto a quello vaccino, di soia o artificiale è più ricco in calcio; indispensabile per la salute delle ossa.
Il latte d’asina oltre a fare bene è maggiormente tollerato del latte di capra, ovino o bufalino e ha anche un sapore gradevole.
Dal punto di vista nutrizionale – spiega Mina Martina dell’Università di Pisa – ha un contenuto proteico medio (1,60%) simile a quello del latte umano. Caratterizzato dalla bassa quantità di caseine, soprattutto quelle ritenute allergizzanti. E, come il latte materno, ha un alto contenuto di lattosio (7%) che stimola l’assorbimento di calcio e la presenza elevata di lisozima e lattoferrina che favorisce la riduzione delle infezioni intestinali inibendo l’azione di alcuni batteri.
Latte di cavalla
Oltre a quello d’asina, recenti studi hanno confermato la buona tollerabilità per gli allergici anche al latte di cavalla. Mentre il latte d’asina è tollerato nell’82-96% dei bambini con allergie alle proteine del latte vaccino; quello equino ben nel 96% dei casi
Si può dunque affermare con certezza che anche iul latte di cavalla, con opportune garanzie igienico-sanitarie e nutrizionali, è una valida alternativa al latte di mucca; grazie anche al suo gusto gradevole e all’elevata somiglianza con il latte umano.
Latte di cammella
New entry nell’alimentazione degli intolleranti è il latte di cammello e di dromedario. Leggermente salato e cremoso. è un tesoro dal punto di vista nutrizionale. E’ infatti ricco di vitamina C (circa il triplo di quella contenuta nel latte vaccino); vitamina B; ferro e calcio; molto povero di grassi saturi, a favore di quelli polinsaturi.
Il latte di cammello è anche un prezioso alleato per la bellezza, in quanto ricco di collagene che serve a mantenere la pelle soda ed elastica. Inoltre ha un alto contenuto di acido lattico e acido alfaidrossido, lo stesso che viene utilizzato negli esfolianti. E’ un portento nella lotta contro le rughe, macchie e iper-pigmentazione. E, possiede diverse proteine utili a rallentare il processo di invecchiamento.
Per tutte queste proprietà il latte di cammella sta spopolando non solo tra gli allergici. A Londra e in Arabia Saudita lo si può già gustare in forma di gelato.