Lenticchie: un toccasana per la salute.
Non sono solo il simbolo di fortuna e ricchezza; le lenticchie sono anche ricche di vitamine, fibre, sali minerali e atre sostanze nutritive importanti per la nostra salute.
Le lenticchie appartengono alla famiglia dei legumi e sono originarie del continente asiatico. Sono state importate molti secoli fa dagli orientali; poi dai greci; e infine dai romani. Per finire nella tradizione culinaria italiana.
Ne esistono di diverse varietà. Soprattutto per dimensione e colore (verdi, marroni, rosse, gialle e nere).
La sua stagionalità sarebbe estiva ma ormai si trovano tutto l’anno disponibili secche o in barattolo.
Sono un alimento abbastanza calorico e contengono molti carboidrati e una buona quantità di proteine. Oltre che sali minerali, ferro, magnesio e potassio; vitamine; fibre.
Sono consigliate in caso di anemia per il loro alto contenuto di ferro (di gran lunga superiore a quello della carne); che aiuta ad aumentare la produzione di globuli rossi. Sono molto nutrienti ed energiche.
Considerate una valida alternativa ad un secondo a base di carne, pesce, uova, o formaggio. Perfette anche come primo piatto; ma si consiglia di abbinarle con pasta o riso in modo da facilitare l’assimilazione delle proteine.
Hanno un’azione antiossidante ed essendo ricche di fibre permettono di regolarizzare il transito intestinale e di mantenere sotto controllo il colesterolo.
Nonostante siano un alimento molto calorico contengono pochissimi grassi e ciò le rende perfette per chi segue una dieta ipocalorica.
Utili in gravidanza, in quanto contengono anche acido folico; che aiuta il feto a crescere in maniera sana prevenendo talune malformazioni.
Non contengono glutine quindi sono adatte anche a chi soffre di celiachia.
Troviamo però anche delle controindicazioni nelle lenticchie. Infatti il suo consumo è sconsigliato a chi soffre di ulcera, gotta e uricemia; insufficienza renale; e in soggetti che soffrono di colite o irregolarità intestinale. In quanto la parte esterna di esse che è composta da fibre insolubili e poco digeribili che potrebbero irritare le pareti intestinali.